Come
promesso siamo tornati!
Questa
volta vi vogliamo parlare di Aquileia, città del Friuli-Venezia Giulia famosa
per i numerosi resti romani. La zona archeologica e la Basilica, ricca di
mosaici, sono state a ragione inserite nella lista del patrimonio mondiale
UNESCO.
Ma il nostro viaggio non finisce qui.
Curiosi? Allora andate avanti a leggere...
Andiamo per ordine. Ci siamo presi qualche giorno libero in occasione del
compleanno di Ale e ne abbiamo approfittato per fare un giretto in Friuli.
Siamo
partiti sabato 13 febbraio alle 10 circa (ce la siamo presa con comodo in
verità) e, dopo aver fatto una breve sosta pranzo in Autogrill, siamo arrivati
a destinazione alle 14. Abbiamo soggiornato in un bed&breakfast che offre
stanze accoglienti a poco prezzo: casa Disma, ci eravamo già
stati una volta di ritorno da Bled e ci eravamo trovati benissimo, quindi ci
siamo tornati più che volentieri.
Uno scorcio della Via Sacra |
Siccome
quel giorno il tempo era clemente (le giornate seguenti invece sono state
parecchio brutte) abbiamo deciso di partire a piedi per la Basilica: poco
distante dal B&B si trova la via Sacra che fiancheggia l’ex porto fluviale
della città (per saperne di più visitate la pagina dedicata) di Arte.it, percorretela tutta – come abbiamo fatto noi – e raggiungerete la Basilica.
La
prima cosa che cattura l’attenzione è sicuramente il foro romano il cui
colonnato si può notare anche percorrendo la strada principale in auto, anche
in questo caso rinviamo ad un sito più autorevole di per informazioni al
riguardo.
Visitiamo
l’interno della Basilica la cui
pavimentazione è interamente decorata da mosaici, scendendo la gradinata che
parte dal presbiterio potete accedere alla cripta degli affreschi. All’esterno
invece si trova il cimitero dei caduti della guerra 1915-1918.
Per
3 euro potete visitare anche la sala sud (Südhalle), di fianco al battispero,
che ospita il mosaico del Pavone, visibile soltanto dal 2011.
L'interno della Basilica |
Finito
il nostro giro non potevamo farci mancare una bella merenda alla pasticceria Mosaico, laboratorio
che ha messo a disposizione una bella saletta per colore che vogliono
assaggiare i loro sfiziosi pasticcini, una cioccolata calda (una delle loro
specialità) o un buon caffè, dal 2015 produzione della loro Torrefazione.
La
sera decidiamo di mangiare al Roadhouse più vicino che scopriamo essere nel
recentissimo centro commerciale di Villesse Tiare che ospita tra
le altre cose un negozio Ikea.
Rientriamo
presto per poi svegliarci verso le 9 il giorno seguente, San Valentino. Piove
parecchio e decidiamo di andare a fare colazione alla Panetteria Sandrigo che fa anche da
caffetteria, se volete provare qualcosa di tipico acquistate una gubana o degli
strucchi, ripieni di uvetta e grappa (per la ricetta visitate il sito di
Cividale). Gli strucchi li
abbiamo provati per la prima volta proprio a Cividale l’anno scorso, potete
trovarli sia cotti al forno che fritti, sono davvero buoni…Provare per credere!
Continua
a piovere, ma non ci lasciamo abbattere e decidiamo di visitare Aiello del
Friuli, rinominato recentemente Paese delle Meridiane: sì, perché negli ultimi
anni il paese si è fatto notare per la realizzazione di numerosa meridiane,
sparse per tutto il paese e dipinte sulle pareti di edifici sia pubblici che
privati. Noi ne abbiamo fotografate solo alcune di quelle che poi abbiamo
scoperto essere più di 60! Se decidete di farci un giro, magari in un bel
giorno di sole, seguite l’itinerario del sito dedicato: qui potrete
trovare la mappa di tutte le meridiane presenti sul territorio e divise in 6
zone.
Noi
nel pomeriggio abbiamo visitato Udine, città che abbiamo veramente amato, ma ve
ne parleremo in un altro post, magari insieme a Trieste (ci siamo stati lunedì
15), che ne dite?
Le mura dall'alto Photo © palmanova.it |
Continuiamo invece con Palmanova, la città fortezza che dista una
ventina di minuti in
Cuore
della città è la Piazza Grande, esagonale, su di essa si affaccia il Duomo e da
ogni suo lato partono le vie principali; al centro della piazza si erge lo
stendardo, simbolo della fortezza.
L’abbiamo
visitata di giorno circa un anno fa, questa volta ci siamo fermati la sera di
San Valentino per bere qualcosa di sfizioso alla Caffetteria Torinese, un locale storico che si affaccia su Piazza Grande.
Il duomo di Palmanova |
Lunedì
15 abbiamo visitato il castello di Miramare e Trieste, ma ve ne parleremo poi…
Distilleria Aquileia |
Martedì
16 purtoppo si rientra, ma non prima di essere passati alla distilleria Aquileia per acquistare
qualche bottiglia di Sgnapa dal Checo per amici e famigliari e liquori di loro
produzione. A detta di tutti la Sgnapa, una grappa da vitigni di Cabernet,
Merlot e Refosco dal Peduncolo, è eccezionale; l’Ovo, liquore a base di uova,
cremoso e dolce, di liquori ce n’è per tutti i gusti: mela, pera, pesca,
mirtillo, prugna, nocino e infine amaro.
Se
volete acquistarli suonate alla porta della casetta in legno posta proprio a
fianco della distilleria: lì c’è lo spaccio, vi assicuriamo che non ve ne
pentirete.
Sulla
via del ritorno visitiamo due piccoli borghi medievali: Strassoldo con i castelli
di Sopra e di Sotto e Clauiano, entrambi non
lontani da Palmanova.
Strassoldo |
Siamo
tornati a Caravaggio alle 19.30 dopo aver percorso 1000 km in tutto.
Il ponte del Diavolo |
Ma
prima di lasciarvi come non citare Cividale del Friuli, ci siamo stati
l’anno scorso di ritorno da Bled per vedere il celebre ponte del Diavolo. Era
venerdì 24 Aprile, una bella giornata di sole.
Cividale
è iscritto nella lista del patrimonio mondiale Unesco dal 2011 per il suo tempietto longobardo, ma il vero simbolo
della città è il ponte del Diavolo, sospeso sul Natisone, dal quale potete fare
qualche bella foto alla città. La leggenda racconta che il diavolo avrebbe
facilitato la costruzione del ponte in cambio dell'anima del primo che vi fosse
transitato sopra, ma i Cividalesi se ne presero gioco facendovi passare un cane
o gatto a seconda delle versioni. Per saperne di più visitate questa pagina.
A
Cividale abbiamo provato i già citati strucchi: ne abbiamo addirittura fatto il
pieno per portarli a casa!
Infine
se visitate Aquileia durante la bella stagione non potete fare a meno di
visitare Grado, isola collegata alla terraferma da un ponte lungo quasi 10 km.
Anche a Grado potete trovare qualche resto romano, inoltre nei ristoranti del
centro si possono gustare vari piatti a base di pesce.
Un’ultima
cosa: se avete intenzione di visitare a fondo il Friuli-Venezia Giulia, allora
forse potrebbe interessarvi la FGV Card, un pass che permette di risparmiare su
vari ingressi, qui potete trovare qualche info in più.
Se
siete amanti del ciclismo invece vi interesserà la Ciclovia Alpe Adria Radweg
che passa per Aquileia collegandola a Grado e ad Udine.
Qui
finisce il nostro post su Aquileia e dintorni, vi lasciamo come al solito con
la nostra TOP 3.
Che
ne dite? Visiterete Aquileia? Proverete la Sgnapa dal Checco?
A
presto!
Ale e Jessy
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