È domenica 3 agosto
2014 quando partiamo dalle terme di Šmarejške Toplice, in Slovenia, per la
Croazia. Da quando siamo partiti dall’Italia, il 29 luglio, abbiamo percorso
quasi 800 km. Perché abbiamo avuto una grande idea, ma forse un po’ pazza:
quella di partire in auto senza prenotare niente o quasi.
Se volete saperne di più delle nostre avventure/disavventure andate avanti...
Sono le 12.45 quando
oltrepassiamo la frontiera croata: Welcome to Hrvatska! I km ora sono 841, ma
noi vogliamo raggiungere Dubrovnik (Ragusa), che si trova al sud.
Verso le 15.30 passiamo
sotto Sveti Rok: una galleria lunghissima, di ben 5681 m!
Cambiamo qualche soldo
all’uscita dell’autostrada (è il modo più rapido e conveniente) e ci dirigiamo
verso l’isola di Murter. Ovviamente troviamo il ponte alzato, ma ci armiamo di
pazienza e dopo un po’ possiamo finalmente ripartire.
Troviamo un campeggio a
Tisno: il Dalmacija Camping e prendiamo una piazzola. È allora che ci mettiamo
alla prova con il montaggio della tenda…ebbene sì, è la nostra prima volta da
campeggiatori! La superiamo a pieni voti o quasi, anche grazie alla pompa
prestataci da una famiglia di Toscolano Maderno (come è piccolo il mondo!) per
gonfiare il materasso della Decathlon.
Va che bella dormita! |
Torniamo al campeggio e
tutto sommato dormiamo anche bene in tenda, ma lunedì 4 agosto ripartiamo,
infatti vogliamo raggiungere il sud della Croazia e in particolare visitare
Dubrovnik.
Siamo al 1400° km
quando oltrepassiamo la dogana per la Bosnia, ma dopo solo 9 km siamo di nuovo
alla frontiera croata!
Arriviamo a Mlini, un
paesino nei pressi di Dubrovnik consigliato dalla guida turistica come località
balneare, ma non ci convince per niente: oltre a essere pieno di gente (è
agosto e forse avremmo dovuto aspettarcelo) è collocato su una montagnetta,
quindi non vicinissimo al mare, ed è praticamente privo di parcheggi dove
lasciare la macchina.
La vista dalla nostra camera |
Martedì 5 scegliamo di
trascorrere una bella giornata nelle spiagge del paese, mentre la sera
decidiamo molto ingenuamente di partire per Dubrovnik, dove l’unico parcheggio
che troviamo costa 5 € all’ora. Perché dovete sapere che ad agosto è quasi
impossibile trovare un parcheggio libero a Dubrovnik e se lo troverete non vi
costerà certo poco. “No, ma io ci vado la sera così il parcheggio non lo pago”.
Ed è qui che ti sbagli, perché il parcheggio si paga 24 ore su 24.
Quella sera poi
troviamo le mura già chiuse, a quanto pare gli ultimi visitatori possono
entrare alle 7, 7.30 (dipende dal mese). Sconsolati torniamo alla macchina,
anche per evitare di pagare uno sproposito. Ma non ci arrendiamo!
Il giorno successivo
passiamo la mattinata al mare, ma alle 15.30 prendiamo un pullman per
Dubrovnik. Arriviamo alle mura che sono le 16.15, fa caldissimo, paghiamo le 10
kune di ingresso; non hanno voluto farci nemmeno lo sconto studenti dopo aver
mostrato loro il tesserino universitario perché, secondo loro, avremmo dovuto
avere la scritta “studente” sulla carta di identità.
Il percorso è parecchio
faticoso, ma le mura, le case con i tetti rossi, il mare offrono uno spettacolo
strepitoso. Comprato qualche souvenir, torniamo verso la stazione dell’autobus
e ci mettiamo più di un’ora!
I tetti rossi, il mare, le mura di Dubrovnik |
Siamo stanchi morti quando torniamo a Slano e, non trovando quasi nulla di aperto, ci mangiamo un gelato per cena.
Giovedì 7 decidiamo di
ripartire per trovare un posto migliore: la nostra intenzione, fin dall’inizio,
era di affittare un appartamentino in modo da poterci preparare da mangiare da
soli, ma non avevamo fatto i conti con il marasma di turisti italiani,
tedeschi, francesi e di molte altre nazionalità che ad agosto invadono l’intera
Croazia.
Villa Rudi: peccato doverti lasciare! :( |
Per cena cuciniamo una
carbonara, che sognavamo ad occhi aperti da giorni, ci mettiamo a dormire e il mattino
successivo ripartiamo.
È venerdì e noi siamo più disperati che mai! Sono le 3
di pomeriggio quando finalmente troviamo un appartamento per 4 a Tribunj, ci chiedono 50
€ a notte (il prezzo più basso sentito finora) e il posto sembra carino, così
decidiamo di fermarci. Andiamo subito a farci un bagnetto al pontile, è pieno
di ragazzi che fanno gare di tuffi!
Il sabato visitiamo la
spiaggia di Murter, ma è talmente piena che dobbiamo metterci sugli scogli, ma
non importa, noi abbiamo le scarpette apposta (anche quelle comprate alla
Decathlon prima di partire). Il mare qui è stupendo!
Il mare di Murter |
La sera stessa andiamo
a Zara, dove visitiamo la chiesa, il lungomare, ma soprattutto l’organo marino
(che fino a quel momento non sapevamo nemmeno cosa fosse).
Domenica finiamo alla
spiaggia di Srima: anche qui il parcheggio è a pagamento! Ecco, sappiate che
praticamente tutti i parcheggi – più o meno legali – delle spiagge croate sono
a pagamento.
La chiesa di Zara |
La sera vorremmo vedere
qualche stella cadente, è san Lorenzo, ma la superluna oscura tutte le stelle.
Il giorno successivo ci
alziamo tardi e decidiamo di fare una colazione/pranzo con un paio di quelle
tortine croate piene di panna e chissà cos’altro, deliziose! Poi facciamo un
bagno a una spiaggia vicina, tale Souja, ultimo bagno della vacanza…
La sera facciamo i
bagagli perché il giorno dopo, mercoledì 12, abbiamo programmato di partire
presto per visitare il parco naturale di Plitvice.
Sono le 6.30 e i km
sono 2.335 quando partiamo. Arriviamo alle 8.40 e finiremo il giro dei laghi
solo alle 4 del pomeriggio! Quando lo abbiamo iniziato il tempo era incerto, ma
poi, per fortuna, è arrivato il sole. Abbiamo anche preso una barca a remi per un’ora
per girare uno dei laghi più grandi, poi abbiamo conosciuto una coppia
australiana sulla sessantina che ci ha raccontato tutti i viaggi fatti finora: straordinari
e assolutamente da imitare…

Si rema! |
I laghi solo la vera
rivelazione della vacanza in Croazia. Con lo sconto studenti abbiamo speso 220
kune, 28 € circa in due; il biglietto permette di girare tutto il parco a
piedi, con l’autobus o i traghetti: consente, in teoria, di fare una traversata
lunga e una corta, ma nessuno vi controlla, calcolate però che ad agosto le
file saranno infinite! In ogni caso i laghi e tutta la natura circostante sono
uno spettacolo da togliere il fiato, dispiace solo non potervici fare un bel
bagnetto (è assolutamente vietato!). Il
parco è veramente enorme e si può scegliere tra diversi percorsi, dal più
difficile al meno faticoso, ma se volete vedere tutti i laghi calcolate che ci
metterete quasi mezza giornata.
Una delle passerelle che attraversa i laghi di Plitvice |
Finito il giro ci
dirigiamo verso la stanza che avevamo prenotato attraverso Booking il giorno
prima: il posto si chiama Rooms Marija, si trova a Korenica, e i due
proprietari (Brajko e consorte) sono i più carini e cordiali incontrati durante
tutto il soggiorno in Croazia. Su consiglio loro la sera stessa ceniamo in un
posto dove servono la porchetta: mangiamo porchetta appunto, patatine, birra,
acqua, crêpes alla marmellata e al cioccolato e spendiamo solo 146 kn, meno di
20 €.
Mercoledì mattina prima
di partire ci fermiamo a “parlare” con la famiglia che scopriamo essere
croato-bosniaca, usiamo Google Translate perché anche loro non parlano né
l’italiano, né l’inglese.
L’ultima tappa della
vacanza croata è Rastoke, un paese di mulini caratterizzato dallo stesso
fenomeno morfologico di Plitvice che fa sì che il posto sia pieno di piccole
cascatelle. È molto suggestivo, ma dopo un pasto veloce ripartiamo.
Rastoke e le sue cascatelle |
Sono le 15.20 di
mercoledì 13 agosto quando riattraversiamo la frontiera slovena, i km sono
2711. Non ci resta che visitare Bled, ma questo lo saprete già.
Assolutamente si, primi in classifica i laghi di Plitvice e guarda caso ci torniamo con i nostri due figli. Da 15 giorni siamo ad Opatija, non e' la prima volta per noi, siamo innamorati e il richiamo e' forte come una sirena..
RispondiEliminaCarpe diem dunque 🍸🍾🍸 da Rosy